ci stiamo arrivando... ma a noi italiani un po' scuretti di carnagione ci integreranno nella loro razza itariana o no?
piccola parentesi linguistica: cavoli, e' piu' comprensibile l'afrikaans che il varesotto(?), bergamasco(?)... insomma, che diavolo di dialetto e' quello?
accidenti quanto posti! si fa fatica a starti dietro...
Apprezzo il paradosso! Penso che questa proposta della Lega sia stata un po' interpretata male da tutti e di certo il linguaggio utlizzato da Maroni & co. non aiuta. In certi casi è utile istituire se non una classe separata per quei bambini che ancora non parlano bene l'italiano, per lo meno un laboratorio d'italiano con degli insegnanti qualificati (le nostre maestre non hanno la minima esperienza di insegnamento dell'italiano a bambini stranieri). E' chiaro che non bisogna isolare i bambini stranieri da quelli italiani, anzi, farli stare insieme il più possibile di modo che quelli stranieri imparino subito l'italiano (e sono velocissimi). Un mio amico americano che è emigrato dalla Cina quando aveva 5 anni mi ha detto che è stato in "classi di inserimento" per un paio d'anni (esagerato secondo me, perché a quell'età impari la lingua in un mese) ed ora è un brillantissimo studente di economia politica a Berkeley. Tutto questo per dire che "le classi di inserimento" non sono il diavolo, certo bisogna valutare chi ne ha bisogno e chi no. Delle volte un bambino con gli occhi a mandorla può essere benissimo madrelingua italiana, mentre un bambino italiano no (il problema dei dialetti in certe regioni è piuttosto grave).
Stefania ti do' ragione e grazie per un commento che riesce a dare serieta' alle mie pseudo vignette.Il problema, per esperienza in quanto italiano, e' che siamo in Italia. Questo governo nella sua prima legislatura, ci illuse con le tre i, ricordi? Inglese, Internet e Intarsiatura... no, Intubettare! Neanche... Inturgidimento? Vabbe' non lo ricordo. Che ne e' stato? Ora pensi che una classe di inserimento fatta qui sia una cosa seria o la solita sparata per fare felici gli elettori. Io credo la seconda. Spero di sbagliarmi.
eh si' Coq, i miei post sono solitamente lunghi e pesanti... ho letto il tuo commento... usero' un po' delle tue vignette (tranquillo, metto il link...)
allora, scusate l'ignoranza, ma forse, non avendo la possibilita' di leggere gli interessantissimi giornali e seguire i liberissimi telegiornali italiani, avevo frainteso la proposta della lega (o forse sono solo prevenuta?)...
Stefania, in parte ti do ragione (sperando di non aver frainteso anche il tuo discorso): nel senso che si', alcuni bimbi stranieri quando arrivano in italia non hanno una buona conoscenza dell'italiano e necessitano di ore di approfondimento. cio' pero' non vuol dire che debbano stare in classi separate. altrimenti farebbero la stessa fine dei ragazzini francesi che vanno nelle ZEP (zone di istruzione prioritarie) che non imparano nulla e vengono solo discriminati. credo che semplicemente si potrebbero fare delle ore a parte per chi ha carenze in italiano (spesso anche bambini con entrambi i genitori italiani) e per il resto delle ore tenerli nella classe con tutti gli altri... oddio, il mio discorso e' un po' confuso, ma spero si capisca (chiedo venia, non ho ancora bevuto il primo caffe' della giornata!).
concordo con te Coq sul fatto che qualsiasi idea (per quanto possa essere giusta) in italia verra' comunque stravolta fino a diventare una c*****a immonda.
ma si', ma si', io scherzavo... mica me la sono presa (mo vengo la' e ti faccio un c**o...) :-P oh, scherzo davvero eh!
x i raga ke scrvn csi'... una bella zappa! altro che classi separate... a lavorare devono andare!!! il mio cruccio e': perche', perche' la scuola italiana e' caduta cosi' in basso? (domanda retorica) e perche' non si fanno i test d'ingresso sulla lingua italiana all'universita'? io mi sento male a pensare che la laurea ce l'hanno cani e porci...
CLAUDS: Siamo d'accordo, no ai ghetti! I bambini imparano di più l'italiano giocando a pallone con gli altri che in classe. Però dei laboratori d'italiano seri e la presenza di mediatori culturali è urgente. No anche al limite di bambini stranieri per classe, è un'assurdità, perché non è detto che un bambino solo perché è straniero tiri indietro la classe, anzi... Mio padre,che insegna in una scuola professionale, dice sempre che i suoi migliori allievi sono stranieri e che, ironicamente, l'unico che sa qualcosa di italiano e storia è un ragazzo di origine africana, mentre gli altri sono delle capre.
8 commenti:
ci stiamo arrivando... ma a noi italiani un po' scuretti di carnagione ci integreranno nella loro razza itariana o no?
piccola parentesi linguistica: cavoli, e' piu' comprensibile l'afrikaans che il varesotto(?), bergamasco(?)... insomma, che diavolo di dialetto e' quello?
accidenti quanto posti! si fa fatica a starti dietro...
Be' tu clauds posti meno ma seriamente... le mie sono poca roba confronto alla tua ;)
ah! quello e' milanes... o quello che di milanese mi ricordo
Apprezzo il paradosso! Penso che questa proposta della Lega sia stata un po' interpretata male da tutti e di certo il linguaggio utlizzato da Maroni & co. non aiuta.
In certi casi è utile istituire se non una classe separata per quei bambini che ancora non parlano bene l'italiano, per lo meno un laboratorio d'italiano con degli insegnanti qualificati (le nostre maestre non hanno la minima esperienza di insegnamento dell'italiano a bambini stranieri). E' chiaro che non bisogna isolare i bambini stranieri da quelli italiani, anzi, farli stare insieme il più possibile di modo che quelli stranieri imparino subito l'italiano (e sono velocissimi).
Un mio amico americano che è emigrato dalla Cina quando aveva 5 anni mi ha detto che è stato in "classi di inserimento" per un paio d'anni (esagerato secondo me, perché a quell'età impari la lingua in un mese) ed ora è un brillantissimo studente di economia politica a Berkeley. Tutto questo per dire che "le classi di inserimento" non sono il diavolo, certo bisogna valutare chi ne ha bisogno e chi no. Delle volte un bambino con gli occhi a mandorla può essere benissimo madrelingua italiana, mentre un bambino italiano no (il problema dei dialetti in certe regioni è piuttosto grave).
Stefania ti do' ragione e grazie per un commento che riesce a dare serieta' alle mie pseudo vignette.Il problema, per esperienza in quanto italiano, e' che siamo in Italia. Questo governo nella sua prima legislatura, ci illuse con le tre i, ricordi? Inglese, Internet e Intarsiatura... no, Intubettare! Neanche... Inturgidimento? Vabbe' non lo ricordo. Che ne e' stato? Ora pensi che una classe di inserimento fatta qui sia una cosa seria o la solita sparata per fare felici gli elettori. Io credo la seconda. Spero di sbagliarmi.
eh si' Coq, i miei post sono solitamente lunghi e pesanti...
ho letto il tuo commento... usero' un po' delle tue vignette (tranquillo, metto il link...)
allora, scusate l'ignoranza, ma forse, non avendo la possibilita' di leggere gli interessantissimi giornali e seguire i liberissimi telegiornali italiani, avevo frainteso la proposta della lega (o forse sono solo prevenuta?)...
Stefania, in parte ti do ragione (sperando di non aver frainteso anche il tuo discorso): nel senso che si', alcuni bimbi stranieri quando arrivano in italia non hanno una buona conoscenza dell'italiano e necessitano di ore di approfondimento. cio' pero' non vuol dire che debbano stare in classi separate. altrimenti farebbero la stessa fine dei ragazzini francesi che vanno nelle ZEP (zone di istruzione prioritarie) che non imparano nulla e vengono solo discriminati.
credo che semplicemente si potrebbero fare delle ore a parte per chi ha carenze in italiano (spesso anche bambini con entrambi i genitori italiani) e per il resto delle ore tenerli nella classe con tutti gli altri...
oddio, il mio discorso e' un po' confuso, ma spero si capisca (chiedo venia, non ho ancora bevuto il primo caffe' della giornata!).
concordo con te Coq sul fatto che qualsiasi idea (per quanto possa essere giusta) in italia verra' comunque stravolta fino a diventare una c*****a immonda.
un caro saluto
clauds
e x i raga ke scrvno csi'? ke si dce? ke klassi facciamo?
Clauds ho detto che i tuoi post sono seri, magari impegantivi ma sempre interessanti... mica che sei pallosa!
ma si', ma si', io scherzavo...
mica me la sono presa (mo vengo la' e ti faccio un c**o...)
:-P
oh, scherzo davvero eh!
x i raga ke scrvn csi'... una bella zappa! altro che classi separate... a lavorare devono andare!!!
il mio cruccio e': perche', perche' la scuola italiana e' caduta cosi' in basso? (domanda retorica)
e perche' non si fanno i test d'ingresso sulla lingua italiana all'universita'? io mi sento male a pensare che la laurea ce l'hanno cani e porci...
CLAUDS: Siamo d'accordo, no ai ghetti! I bambini imparano di più l'italiano giocando a pallone con gli altri che in classe. Però dei laboratori d'italiano seri e la presenza di mediatori culturali è urgente.
No anche al limite di bambini stranieri per classe, è un'assurdità, perché non è detto che un bambino solo perché è straniero tiri indietro la classe, anzi... Mio padre,che insegna in una scuola professionale, dice sempre che i suoi migliori allievi sono stranieri e che, ironicamente, l'unico che sa qualcosa di italiano e storia è un ragazzo di origine africana, mentre gli altri sono delle capre.
Posta un commento