Approfitto oggi per parlarvi dei tumblr. Ne parlo oggi perche' proprio questo weekend si sono ritrovati per una cosa che loro chiamano Meetup, ma per me e' terapia di gruppo e non vogliono dirlo.
Io gia' me lo immagino il povero Imod... "Quante volte hai rebloggato Coq Baroque?" - "Questa settimana... 7" e giu' tutti a dargli pacche sulle spalle e cercare di rincuorarlo. Blondeinside, padrona di casa, lo abbraccia "Ci sono passata anche io... vedrai, guarire non e' difficile". Imod piange, cerca di trovare chi sta peggio di lui - "Gianlucavisconti allora? Lui reblogga quasi tutto quello che Coq pubblica!"
Difatti non e' venuto, pare sia in terapia intensiva insieme a Emmanuelnegro.
Basta scherzi.
Questo post e' per ringraziarli di esistere. Perche' sono belli e anarchici (come me) (un po' meno di me, ma tanto oggi non mi leggono!).
Uno apre un blog perche' pensa di aver qualcosa da dire (o da mostrare, come nel mio caso) (bla bla bla). Lo fa per se stesso, ma poi, forse con coscienza, si ritrova invischiato nella sindrome dei commenti, delle visite, dei feed, ambisce a diventare una star. Io, personalmente ne ho piene le tasche di tutto questo. Ho sempre postato per il piacere di farlo, ma quando quello che faccio viene ripreso da qualche tumblr, ecco, quello mi piace ancora, anzi di piu'. Mi fa capire che nella marea di cose postate quel giorno da tutta la blogosfera, la mia e quella di altri aveva un senso. E ' come finire in un manuale di storia contemporanea per una frase, battuta o fotomontaggio. E dura un giorno, come un Ikebana.
Insomma i tumblr hanno dato di nuovo divertimento al mio bloggare e io li ringrazio per questo.
Ora, questi tumbleri, si ritrovano per bere, mangiare e stare insieme, non per abbassare le mutande e misurare la lunghezza dei loro feed. Anche per questo li ammiro. E un po' li invidio. Alcuni mi sembra di conoscerli, per il loro pensiero, la loro sensibilita', le loro idee politiche e anche per i loro gusti sessuali (non e' che ci voglia molto): c'e' quello che ogni due reblog invoca la necessita' di imbracciare i fucili e mi ricorda me, anni fa, quando dicevo ai miei amici: "Bisogna ridare un senso alla nostra vita" - "E come?" - "Nella lotta armata!". Poi c'e' quella con cui ho scambiato un paio di mails e le voglio bene come ad una amica che conosci da piccolo e anche se non sono ricambiato, che mi frega, a me sta bene cosi'. E poi c'e' quello che posta roba politica e gattini. Mi fa impazzire!
Ne seguo troppi per citarli tutti... leggetene uno che vi ho dato e troverete gli altri.
Quindi, cari tumbleri, grazie e divertitevi.
Auguri.