Su Blondeinside (che vi consiglio di mettere tra i preferiti. Io pur non avendola mai vista penso sia una donna bellissima, intelligentissima e ne rabbrividisco) ho trovato questo.
Ho letto l'articolo di Olden ma non mi ha convinto più di tanto. Secondo me il Fenomeno Facebook lo si sta sopravvalutando dandogli un'importanza che neanche merita: credo che a breve ne salterà fuori un altro che lo soppianterà con relativa transumanza di utenti come è già regolarmente successo nella storia di Internet. Alla fine il problema non è il mezzo ma l'uso che se ne fa: è ovvio che se sei un idiota e non sai gestire la tua navigazione su Internet il primo cracker che passa possa fregarti i dati e relativa identità anche solo iscrivendoti a un forum di discussione sui cellulari o acquistando su Ebay, giusto per fare un paio di esempi molto banali; com'è ovvio che se lasci l'automobile aperta con le chiavi dentro è ovvio che un qualsiasi ladruncolo alle prime armi la ruberà facilmente. Più che additare il mezzo bisognerebbe semmai, credo, additare la quasi inesistente alfabetizzazione informatica in Italia e l'incapacità dei Governi di fare qualcosa in merito.
ma si concordo con brukoniglio... non è così importante come ci vogliono far credere io ci sono e cis to finchè mi diverto... intanto lo uso per pubblicizzare le mie cosine e tenrmi in contatto con amici lontani ma l'importante come ogni cosa è non farsi trascinare troppo.. la vita non è facebook...
l'articolo e' molto interessante davvero, ma personalmente concordo con Brukoniglio e Gattabastarda: e' vero che ci sono molte cose che dovremmo sapere sulla gestione di facebook e che alla maggior parte degli utenti non interessano, ma, finche' si usa facebook come un tool per mantenere contatti con gente che ha fatto parte della nostra vita e con cui vogliamo tenerci in contatto e non come un surrogato di vita reale, io non ci vedo niente di male ad aprirsi un account. quando pero' tutto il nostro essere si sposta nella facebook-vita, penso ci sia un problema di fondo all'interno di noi stessi.
i miei amici (e per amici intendo persone con cui condivido ricordi, idee ed ideali) sono sparsi in giro per il mondo (cosi' come immagino i tuoi e quelli di altre persone) e facebook e' un modo piu' pratico di tenersi in contatto rispetto a messenger o a semplici e-mail: di solito e' per questo che ci si apre un account. poi, quando la mia "vicina di casa" mi manda un messaggio facebook per chiedermi che facciamo stasera, sinceramente mi girano un po' ed allora preferisco una telefonata.
sinceramente c'ho messo un anno per accettare l'invito a farmi l'account facebook ed alla fine e' stato un caro amico che si e' imposto e me l'ha aperto nonostante il mio scetticismo iniziale, ma, per ora, non me ne pento.
stavolta non ti saluto ;-)
superpoke: clauds has highfived you. highfive clauds back. ;-)
hey ragazzi dovreste commentare da chi ha scritto l' articolo. Io l'ho solo segnalato. Anche io concordo voi, Bruko, Gatta e Clauds, ma quello che mi sembrava interessante dell'articolo e' l'idea che quello che puoi fare fuori da facebook in maniera anarchica, dentro facebook assume i connotati di una grande prigione, in cui entri liberamente e poi ne rimani schiavo. Bruko ha ragione, passera', come ne sono passate tante. Ma ho visto gente rimbambirsi di Second Life, sul serio. Perdere marito e figli. E ora, allo stesso modo, vedo amici, o presunti tali, che passano la loro giornata ad aggiornare lo status.
@Blondeinside, prego, figurati, una citazione la meriti e non solo per questa segnalazione. Non erano ironici i complimenti, Penso veramente che il tuo tumblr sia uno dei piu' godibili (tra quelli che conosco). Ammetto pero' di non conoscerne e frequentarne tantissimi... ;)
io non riesco ad aprire un caz!...cmq d'accordo con voi su questione FB...e tutte le altre minchiate della rete...io sono ovunque dal 1997...dalle prime sperimentazioni di chat...poi ICQ...etc...e mai ne sono stata vittima...ma forse non è questo quello di cui si parla qui...è che non riesco a leggere...
Prove dimostrano che i giovani iscritti a feisbuc sono più felici degli altri. Nessuno ha foto tristi, su feisbuc.
Gravi conseguenze a causa dell'esplosione del fenomeno feisbuc. Adesso anche su second life, c'è la crisi economica.
Un giorno un ragazzo chiede a una ragazza di uscire. Lei vuole che prima diventi suo amico. Così lui la poka, ma nel punto sbagliato.
Secondo un recente sondaggio, il motivo che spinge le persone a partecipare alla realtà virtuale è: vivere una seconda vita nella quale può finalmente essere sè stessa oppure fingere di immagiare di essere qualcuno che si vorrebbe diventare. Qualcuno è scontento della realtà (quella vera) e si rifugia in quella fittizia. Una piccola minoranza ha invece risposto: quale realtà? Io, confuso da ciò che ho appena scritto, spengo il pc e vado fuori
8 commenti:
Ho letto l'articolo di Olden ma non mi ha convinto più di tanto. Secondo me il Fenomeno Facebook lo si sta sopravvalutando dandogli un'importanza che neanche merita: credo che a breve ne salterà fuori un altro che lo soppianterà con relativa transumanza di utenti come è già regolarmente successo nella storia di Internet. Alla fine il problema non è il mezzo ma l'uso che se ne fa: è ovvio che se sei un idiota e non sai gestire la tua navigazione su Internet il primo cracker che passa possa fregarti i dati e relativa identità anche solo iscrivendoti a un forum di discussione sui cellulari o acquistando su Ebay, giusto per fare un paio di esempi molto banali; com'è ovvio che se lasci l'automobile aperta con le chiavi dentro è ovvio che un qualsiasi ladruncolo alle prime armi la ruberà facilmente. Più che additare il mezzo bisognerebbe semmai, credo, additare la quasi inesistente alfabetizzazione informatica in Italia e l'incapacità dei Governi di fare qualcosa in merito.
Blondeinside ringrazia per la citazione..... e per il bellissima e intelligentissima...ringrazia doppiamente.
Non so che dire... mi sento quasi imbarazzata.
Grazie mille
p.s. (ehm, essendo bionda magari non ho capito bene.... erano ironici i complimenti?) :-)
ma si concordo con brukoniglio... non è così importante come ci vogliono far credere io ci sono e cis to finchè mi diverto... intanto lo uso per pubblicizzare le mie cosine e tenrmi in contatto con amici lontani ma l'importante come ogni cosa è non farsi trascinare troppo.. la vita non è facebook...
l'articolo e' molto interessante davvero, ma personalmente concordo con Brukoniglio e Gattabastarda: e' vero che ci sono molte cose che dovremmo sapere sulla gestione di facebook e che alla maggior parte degli utenti non interessano, ma, finche' si usa facebook come un tool per mantenere contatti con gente che ha fatto parte della nostra vita e con cui vogliamo tenerci in contatto e non come un surrogato di vita reale, io non ci vedo niente di male ad aprirsi un account.
quando pero' tutto il nostro essere si sposta nella facebook-vita, penso ci sia un problema di fondo all'interno di noi stessi.
i miei amici (e per amici intendo persone con cui condivido ricordi, idee ed ideali) sono sparsi in giro per il mondo (cosi' come immagino i tuoi e quelli di altre persone) e facebook e' un modo piu' pratico di tenersi in contatto rispetto a messenger o a semplici e-mail: di solito e' per questo che ci si apre un account.
poi, quando la mia "vicina di casa" mi manda un messaggio facebook per chiedermi che facciamo stasera, sinceramente mi girano un po' ed allora preferisco una telefonata.
sinceramente c'ho messo un anno per accettare l'invito a farmi l'account facebook ed alla fine e' stato un caro amico che si e' imposto e me l'ha aperto nonostante il mio scetticismo iniziale, ma, per ora, non me ne pento.
stavolta non ti saluto ;-)
superpoke: clauds has highfived you. highfive clauds back.
;-)
hey ragazzi dovreste commentare da chi ha scritto l' articolo. Io l'ho solo segnalato. Anche io concordo voi, Bruko, Gatta e Clauds, ma quello che mi sembrava interessante dell'articolo e' l'idea che quello che puoi fare fuori da facebook in maniera anarchica, dentro facebook assume i connotati di una grande prigione, in cui entri liberamente e poi ne rimani schiavo. Bruko ha ragione, passera', come ne sono passate tante. Ma ho visto gente rimbambirsi di Second Life, sul serio. Perdere marito e figli. E ora, allo stesso modo, vedo amici, o presunti tali, che passano la loro giornata ad aggiornare lo status.
@Blondeinside, prego, figurati, una citazione la meriti e non solo per questa segnalazione. Non erano ironici i complimenti, Penso veramente che il tuo tumblr sia uno dei piu' godibili (tra quelli che conosco). Ammetto pero' di non conoscerne e frequentarne tantissimi... ;)
io non riesco ad aprire un caz!...cmq d'accordo con voi su questione FB...e tutte le altre minchiate della rete...io sono ovunque dal 1997...dalle prime sperimentazioni di chat...poi ICQ...etc...e mai ne sono stata vittima...ma forse non è questo quello di cui si parla qui...è che non riesco a leggere...
Stella sai che non riesco ad aprirlo neanche io? Volevo mandartelo per mail ma non riesco neanche da Blondinside... strano!
Prove dimostrano che i giovani iscritti a feisbuc sono più felici degli altri. Nessuno ha foto tristi, su feisbuc.
Gravi conseguenze a causa dell'esplosione del fenomeno feisbuc. Adesso anche su second life, c'è la crisi economica.
Un giorno un ragazzo chiede a una ragazza di uscire. Lei vuole che prima diventi suo amico. Così lui la poka, ma nel punto sbagliato.
Secondo un recente sondaggio, il motivo che spinge le persone a partecipare alla realtà virtuale è: vivere una seconda vita nella quale può finalmente essere sè stessa oppure fingere di immagiare di essere qualcuno che si vorrebbe diventare. Qualcuno è scontento della realtà (quella vera) e si rifugia in quella fittizia.
Una piccola minoranza ha invece risposto: quale realtà?
Io, confuso da ciò che ho appena scritto, spengo il pc e vado fuori
Posta un commento